29.11.11

The Davincibles on air

in attesa di darvi notizie sugli sviluppi del post precedente, vi consiglio di puntare la sveglia all'alba e guardare con i vostri bambini (se ne avete) le puntate dei The Davincibles! una delle serie più divertenti e ben fatte a cui abbia partecipato.
lavorare con Gregory Panaccione è stato entusiasmante. Gregory è un grande artista e regista, ha dato alla serie un senso dell'umorismo tutto particolare e un ritmo brillante. le sue indicazioni di regia a bordo script sono dei piccoli capolavori di illustrazione, è un peccato che non possiate vederli.
la serie è molto ben fatta, ha delle trovate molto divertenti e sebbene tocchi argomenti didattici, non ci sia annoia a guardarla.
credo andrà in onda da venerdì prossimo alle 7.45 su rai2.

qui sotto qualcuno dei miei storyboard!

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copyright: Zodiak Active Kids e Moonscoop

22.11.11

come mi hanno fatto passare la voglia per l'Animazione

update: ringrazio tutti quelli che hanno diffuso il messaggio e che mi hanno scritto su fb qui e in mail. se avessi avuto un euro da tutti quelli che hanno letto il post avrei già ripagato un terzo delle spese legali ma spero di non dover mai ricorrere a questi metodi da Santoro. grazie a tutti.

vi parlo di un esperienza personale ma che può benissimo essere la sintesi del panorama dell'animazione italiana. io ho cominciato a disegnare facendo animazione in un piccolo studio di Torino, è stato il mio primo amore e ancora oggi è la declinazione grafica che più mi piace. purtroppo non è più possibile lavorarci.

in breve.
tre anni fa ho svolto vari lavori per lo studio Stranemani di Prato, uno di questi era una commissione presa da Rainbow s.r.l., lo sviluppo di diversi personaggi per la seconda serie di Huntik. lo studio che fino ad allora aveva pagato regolarmente svanisce e con esso anche il saldo degli ultimi lavori. incarico un avvocato per riuscire a recuparare la mia somma e, scoperto dopo, i 2 anni di contributi mai versati dallo studio (per il quale esiste il reato penale ma che la legge italiana rende impossibile applicare). dopo tre anni Stranemani va in liquidazione rendendo vano qualsiasi tentativo di recupero delle somme dovute. non solo.
Stranemani, che risponde ai nomi di Luca De Crescenzo, Massimo Montigiani, Cosimo Brunetti, Gianni Poggi e Alessio Giurintano, dai quali vi consiglio di tenervi alla larga semmai vi contattassero, riapre subito dopo col nome di Stranemani International e assorbita da Rainbow srl.
ho provato varie volte a scrivere a Rainbow ma senza nessuna risposta.
dopo tre anni e con un danno nei miei confronti che tra lavori e spese legali sfiora i 20 mila euro sono ancora intenzionato a far valere i miei diritti. durante la lavorazione di Huntik 2 io non ho mai firmato nessun contratto ne cessione diritti e non essendo il mio lavoro mai stato pagato posso considerare i models da me creati di mia proprietà. consulto varie personalità e legali esperti in diritto d'autore e nessuno di loro riesce a darmi la certezza dei miei diritti, perchè in questo caso la legge italiana è molto debole e a far pendere la bilancia da una parte o dall'altra, detto in parole povere, sono le forze finanziare a disposizione.
ovviamente io mi ritrovo con un conto astronomico sulle spalle e non ho la possibilità di pagare ulteriori spese legali. Rainbow è una società dai capitali astronomici e di me se ne infischia. i diritti di Huntik sono venduti in tutto il mondo, per non parlare del merchandising che sviluppa, anche con le mie creazioni per le quali non vedrò una lira ma mi toccherà pagare negli anni a venire.

le persone di cui sopra continuano invece a lavorare.
questo è il panorama dell'animazione italiana. da una parte manovre come quelle di Stranemani e Rainbow che fagocitano capitali e occasioni e dall'altra tanti piccoli studi che non ce la fanno e sono sull'orlo della chiusura visto che anche la Rai, che avrebbe per legge il dovere di dare sussistenza e lavoro a questi studi, preferisce "trattenere" le proprie risorse.
vi consiglio a riguardo questo eloquente articolo sul mito dell'animazione italiana, tale Enzo D'Alò, su come ha fatto fallire all'epoca Lanterna Magica per i suoi interessi e che ancora oggi grazie ai suoi escamotage continua a lavorare (vedi la terribile trasposizione animata del Pinocchio di Mattotti ora in lavorazione) mandando in malora una delle produzioni più grandi in corso questi anni della quale non posso farvi il nome e strettamente legato proprio a Stranemani. leggendo l'articolo di cui sopra verrebbe da pensare che il fallimento di Stranemani non sia stato altro che un modo per accumulare capitali da reinvestire in Pinocchio e in altre produzioni.

è ormai un clichè dirlo ma perchè queste persone possano continuare a lavorare migliaia di altre non lavorano più o, come il sottoscritto, pagano di tasca propria e lo stato italiano non le tutela in nessun modo.
per finire, vi chiedo di diffondere il messaggio perchè visti i tanti ragazzi che cominciano ora a lavorare come freelance e ai quali sicuramente capiterà di essere contattati dai figuri di cui sopra, mi spiacerebbe molto vedere replicate le mie esperienze.
e mi raccomando non abbiate paura ad interrompere immediatamente il vostro lavoro nel momento in cui non arrivano i pagamenti. non abbiate paura a dire di no alla firma di cessioni diritti che non equivalgono al pagamento del vostro lavoro.

a seguire un po' di modelli di Huntik 2 realizzati da me e per i quali è stato utilizzato un metodo di lavorazione  molto veloce, basato sulla quantità e mai sulla qualità. di questo un po' mi spiace.




21.11.11

Ma tu lo sai dov'è l'Australia?

La mia amica Sara ha scritto un bel racconto che sarà ospitato nella libreria online Starbooks Coffee ed ha indetto un concorso per gioco sul suo blog. Questa sotto la mia proposta e qui la bella vincitrice.


17.11.11

Tremonti Outtake

un outtake sul siparietto di Tremonti e Barroso riguardo Eurosud, una delle ultime stupidaggini del vecchio governo. non avendo un contenitore cartaceo o online in cui infilarla mi è passata la voglia di terminarla.
ma che fine ha fatto Tremonti?


8.11.11

Sconfitte

link per i non calciofili

7.11.11

Habibi. da leggere e dimenticare.

ho guardato in giro ed ho trovato poche recensioni negative di Habibi di Craig Thompson, le ho tovate facendo seguire al nome dell'autore e del libro le parole "clichè" e "stereotype".
ovviamente parlo dei siti esteri, le recensioni negative sui siti di fumetto italiani non esistono. ma neanche le recensioni, ci si trova solo segnalazioni.

ho letto Habibi e finita la lettura l'ho immediatamente dimenticato.
mi aspettavo molto da un autore bravo ed intelligente che ha lavorato per sette anni ad un opera complessa. Blankets mi era piaciuto ma le mancanze di quel fumetto si sono amplificate in questo nuovo lavoro ed i pochi pregi andati persi.
consideravo un pregio di Thompson il tratto spigoloso, legnoso ma in senso buono, come scolpito. in Habibi è completamente sparito, se non avessi letto il nome in copertina lo avrei scambiato per un qualsiasi libro di Eisner, addirittura le facce dei personaggi secondari sono le stesse dei fumetti di Eisner.
ci sono gli arabeschi però. gli arabeschi e le tavole dedicate a religione e numerologia salvano il fumetto.
solo per questo motivo Habibi si può considerare un buon lavoro. intrecciare il racconto alla calligrafia araba è stata una scelta efficace e basta questo per rimanerne affascinati (anche se dopo 600 tavole questo stratagemma stanca). Thompson è un grande disegnatore e ancora di più un grande narratore. seicento e più pagine scorrono via in un attimo.
saper narrare è un pregio che a Thompson non si può togliere.
il problema di Habibi è che la storia vale poco, si poteva contenere in 20 pagine. non stupisce e non affascina. troppo legato alla realtà per sembrare una favola e troppo simile ad una parabola per essere incisivo nel racconto della realtà. le connessioni della storia al Corano sono a volte forzate e a volte slegate, un integrazione poco riuscita. troppa roba forse. l'ossessione dell'autore per la religione e la scrittura sommerge ed oscura l'esistenza di una storia e l'importanza di avere dei personaggi.
il problema più grosso di Thompson è essere anaffettivo. racconta belle storie da distanze incredibili, incapace di entrare in empatia con il lettore ma anche con i suoi personaggi. in Habibi diventa addirittura pretenzioso ed estremamente fastidioso, convinto che bastino varie scene di stupro e soprusi per dare spessore alle disavventure dei personaggi. a questo proposito i più interessati possono leggersi quest'articolo approfondito http://hoodedutilitarian.com/2011/10/can-the-subaltern-draw-the-spectre-of-orientalism-in-craig-thompsons-habibi/
Thompson dovrebbe guardare Current più spesso, quantomeno per non cadere in stupidi clichè o in retoriche sociali massime, come nel finale del libro, conclusione degna di un tema delle medie.
o magari solo sforzarsi di entrare dentro alle persone più in profondità e cercarne di capire lo spirito.
altrimenti sono belle storie di manichini.